La tattica di Israele con la Turchia

Dopo il deterioramento dei rapporti tra Israele e Turchia dovuti ai tragici fatti connessi al tentativo di forzare il blocco della striscia di Gaza, lo stato d’Israele ha puntato a rafforzare le relazioni con la repubblica Greca, tradizionale avversario della Turchia.  La mossa costituisce un classico delle relazioni internazionali, si avvicina il nemico del proprio nemico per rafforzare un legame verso un comune avversario.  Siamo nell’area immediatamente contigua al medio oriente, zona calda per definizione, il nuovo asse tra Israele e  Grecia (che ha riconosciuto Israele solo dal 1991)  rappresenta una novità nel panorama delle relazioni internazionali, sopratutto per il tradizionale rapporto di fiducia che lega Atene ai paesi arabi, i quali hanno già mosso le loro diplomazie per capire cosa sta succedendo.  D’altra parte il momento economico molto difficile della Grecia non permette di trascurare ogni strada possibile che permetta nuove opportunità, in questa ottica l’alleanza con Israele può aprire nuove ed ulteriori prospettive economiche con un nuovo partner. Israele, dal canto suo, guadagna un nuovo alleato alla sua causa e visibilità positiva in campo internazionale grazie, appunto, ad un nuovo accordo diplomatico di amicizia che rompe un isolamento relativo costituito da rapporti internazionali consolidati con sempre gli stessi partner. La Turchia per ora nono commenta questa nuova alleanza che sembra rivolta contro di lei.

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