Biden minaccia la Russia di sanzioni, in caso di invasione dell’Ucraina

La linea americana, nei confronti della Russia era già stata tracciata, tuttavia il presidente Biden si è consultato con i suoi alleati di Regno Unito, Francia, Germania ed Italia prima di avvertire Putin che una eventuale invasione dell’Ucraina provocherebbe una ritorsione molto dura nei confronti della Russia, con conseguenze molto rilevanti sul piano dell’economia determinate da un piano di sanzioni coordinate dai paesi occidentali. La questione riporta al centro l’attività dell’Alleanza Atlantica la zona dell’Europa orientale, a causa dell’attivismo russo sempre più improntato ad un nazionalismo che non è disposto a tollerare l’invasione del proprio spazio vitale. L’avvicinamento di Kiev, sia all’Unione Europea, sia all’Alleanza Atlantica, è percepito come una minaccia della sicurezza russa, che considera il potenziale stanziamento di truppe dell’Alleanza Atlantica sui suoi confini, come una vera e propria provocazione. Per Mosca sarebbe opportuno che l’Ucraina ricadesse sotto la propria influenza o, in via secondaria, che il paese ucraino mantenesse almeno una sorta di neutralità; entrambi le soluzioni non possono essere congeniali a Kiev proprio per i comportamenti precedenti della Russia: intromissioni degli affari interni, invasione della Crimea e conflitto del Donbass, questi ultimi condotti da Mosca con mezzi subdoli, senza mai esporsi direttamente. Per Kiev l’unica maniera di tutelarsi è cercare una protezione da USA ed Europa, tutela, che, però, non può essere troppo esplicita, come l’ammissione nell’Alleanza Atlantica o nella Unione Europea, per non scatenare un aperto conflitto tra Washington, Bruxelles e Mosca. Gli USA non possono impegnarsi in maniera troppo diretta perchè considerano prioritario il fronte aperto con la Cina, diventato ormai centrale nella politica estera statunitense, proprio a scapito di quello europeo, tuttavia l’attivismo russo non può più essere tollerato perchè potrebbe mettere in discussione gli attuali assetti nell’Europa orientale. Dal punto di vista militare, per ora gli USA non intendono aggiungere effettivi ai soldati già presenti in Polonia, ma ha assicurato supporto materiale in caso di aggressione russa. Secondo i dati dei servizi segreti americani, l’intenzione di Putin sarebbe quella di schierare al confine ucraino circa 175.000 militari russi, che potrebbero iniziare l’invasione del paese ucraino all’inizio del 2022, anche se questa ipotesi è ritenuta soltanto potenziale e potrebbe rappresentare una minaccia funzionale per ottenere altri vantaggi, anche non direttamente connessi con la questione ucraina. Il dissidio tra Biden e Putin non è cosa recente, anche se durante l’invasione della Crimea, con Obama presidente e Biden vice, gli USA non opposero resistenza, il comportamento del Cremlino non è stato certo gradito, anche perchè la linea di condotta di contrasto di avvicinamento dell’Ucraina all’occidente è continuata fomentando le istanze separatiste della popolazione ucraina di origine russa, con azioni militari non dichiarate. Putin e la Russia, poi, hanno intrapreso una azione di tipo informatico, screditando la Clinton, per favorire l’elezione di Trump nel 2016, ritenuto più funzionale agli interessi russi sul piano internazionale. Biden, inoltre, ritiene che Putin abbia praticato l’omicidio in quanto mandante di avvelenamenti di oppositori e per la repressione del dissenso, tanto da evitare di invitarlo al grande vertice delle democrazie, al pari di Cina, Egitto, Turchia, Ungheria, Cuba, Venezuela, El Salvador e Guatemala. I rapporti tra i due leader, quindi, sono molto tesi, ma sono anche obbligati, non solo per l’Ucraina, ma anche per il problema del nucleare iraniano, per il terrorismo e per gli stessi delitti informatici, che sono diventati una minaccia internazionale. Il recente incontro in teleconferenza, pur avvenuto in maniera cordiale, non ha determinaot avvicinamenti tra le due posizioni: gli USA hanno confermato le minacce di dure sanzioni in caso di invasione dell’Ucraina, la Russia ha accusato gli Stati Uniti di portare avanti una politica di progressiva annessione di Kiev attraverso l’azione dell’Alleanza Atlantica. Washignton ha mantenuto la sua posizione circa la libertà di scelta dell’Ucraina di potere aderire liberamente all’Alleanza Atlantica, questione che potrebbe essere fondamentale per evitare l’invasione, dato che sarà probabilmente nell’immediato futuro la condizione di veto che porrà Putin per scongiurare l’escalation militare.

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