La UE contro i trafficanti di esseri umani

Importante decisione della UE, dopo il silenzio sul Nobel per la pace. La nuova direttiva è diretta contro i trafficanti di esseri umani, rafforzando la protezione delle vittime. I campi di applicazione della nuova norma, che dovrà essere recepita dalle legislazioni nazionali entro due anni, abbracciano una vasta gamma di reati connessi con la tratta delle persone, infatti mira a colpire l’industria del sesso, l’ambito del lavoro, che comprende un’ampia casistica che va dallo sfruttamento fino all’impiego forzato, la mendicità, il matrimonio illegale ed anche il commercio degli organi. La normativa era già da tempo allo studio, malignamente si può collegare la sua uscita all’assenza di prese di posizioni ufficiali sulla vicenda del Nobel, quasi un lavaggio delle coscienze; tuttavia la nuova direttiva è un passo avanti nel cristallizzare in modo normativo la concezione della protezione dell’essere umano, è mettere nero su bianco cose che dovrebbero essere scontate, piuttosto, quello che salta subito agli occhi è il ritardo con cui si è arrivati alla stesura del dettato normativo. Sarà interessante vedere come i singoli stati si rapporteranno al recepimento della norma, visto che la gran parte dei governi della UE è composta o appoggiata da partiti e movimenti che considerano tali diritti solo in base ad un diritto di cittadinanza limitato e  che sono chiusi rispetto all’esterno, hanno tendenze conservative su basi territoriali fino a fare del razzismo la loro bandiera; ci troviamo, insomma, di fronte ad una gamma molto estesa di visioni  di fronte allo straniero ed anche una legge che dovrebbe essere scontata a livello universale  potrà essere ostacolata grazie ad artifici parlamentari. Tra le conseguenze imprevedibili anche i rapporti  tra gli stati, si pensi al comportamento del governo libico con i migranti, la sanzione contri i trafficanti si potrà estendere anche a uomini delle istituzioni di paesi dittatoriali? Se si, quali saranno le implicazioni? Gli interessi toccati sono molti e le difficoltà non poche, ma la scrittura della norma è già un punto di partenza.

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