Cosa c'e' dietro ad Assange?

I primi file confidenziali di Wikileaks non hanno detto nulla che gia’ non si sapeva, al di la’ delle dichiarazioni di facciata in onore di segreti di pulcinella, cara ad una visione ipocrita e vecchia dell’azione diplomatica,  e’ stato tutt’altro che l’undici settembre della diplomazia mondiale. Giudizi gia’ letti su tutti i giornali, su cui non vale la pena soffermarsi. E’ importante, invece, riflettere su una frase particolare di Assange, che afferma che nessun altro governo americano ha contrastato la liberta’ di stampa come ha fatto Obama. L’affermazione e’ particolarmente forte, ma anche indicativa di qualcosa che puo’ star dietro a tutto il polverone alzato. Prima cosa, i file diffusi, ormai e’ acclarato, non danneggiano alcuno, se non la Clinton, come capo della diplomazia americana, ma soltanto perche’ i giudizi della sua amministrazione sono stati resi pubblici, ma si tratta di giudizi che tutte le cancellerie e le organizzazioni diplomatiche hanno nei loro archivi, e’ il loro lavoro emettere giudizi per le loro alte cariche, quindi fino a qui nulla di strano. Seconda cosa, non vengono praticamente toccate, almeno fino ad ora, le precedenti amministrazioni repubblicane, ed anche nei casi dei file riguardanti la tortura, niente di nuovo, esistevano gia’ abbondanti inchieste giornalistiche. Terza cosa il clamore mediatico sollevato, ha creato una attesa anche spasmodica nei governi e nelle opinioni pubbliche, attesa giustificata per quello promesso, ma delusa per quello ottenuto, puo’ trattarsi di un metodo di ricatto verso qualcuno? Si tenga conto che si dice di altri file riservati pronti ad essere messi in rete, ma perche’ bruciare l’effetto come ormai e’ stato fatto con autentiche bolle di sapone? La vittima principale e’ chiaro e’ la macchina ed il modo di intendere la politica internazionale di Obama, forse Assange e’ indirizzato da qualcuno che si muove dentro gli USA ed ha interessi opposti al presidente statunitense? Nel caso dei file della tortura l’autore dell’esportazione dei file riservati dovrebbe essere stato un caporale dei marine, chi conosce l’ordine gerarchico dei gradi militari sa bene che il grado di caporale e’ uno dei piu’  bassi della scala e non puo’ certo avere accesso a tali informazioni scritte nero su bianco. Per adesso la talpa negli archivi diplomatici non si conosce ancora, ma va da se che non puo’ essere stato l’equivalente di un caporale. La vicenda Wikileaks e’ ben lungi dalla soluzione, ma una soluzione verosimile potrebbe essere una macchinazione, forse lobbistica, ai danni del presidente Obama e della sua concezione di politica estera, tesa al coinvolgimento sempre piu’ intenso di tutti gli stati nella gestione delle relazione internazionale, che prevede per gli USA non piu’ il ruolo di gendarme del mondo in solitaria.

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