Ricatto sul burka per la Francia

Con il ricatto di non vietare il burka in Francia, Al Qaeda fa un salto di qualità nella propria strategia terroristica; infatti oltre alle azioni militari contro obiettivi sensibili, alle normali richieste economiche di riscatto ora siamo alle richieste sul fronte della legislazione di un singolo paese sovrano. Il dibattito sull’uso del burka, non solo sul suolo francese ma in tutto il mondo occidentale, è materia di discussione anche accesa, non solo tra occidentali e musulmani, ma anche tra gli stessi occidentali: vietare un capo di vestiario può ledere o meno i diritti soggettivi della persona o, a sua volta, proteggere il diritto generale, secondo i diversi punti di vista. La questione non è semplice, visto che coinvolge valutazioni di diversi livelli è non è qui la sede per approfondirli. Il problema è l’ingerenza diretta nell’elaborazione delle leggi di uno stato, giuste o sbagliate che siano, da parte di un soggetto non solo esterno, ma neanche dotato di autorità internazionale riconosciuta; il fatto, poi, che sia una entità terroristica è solo un’aggravante in più. Non è certamente pensabile che la Francia possa, non solo cedere, ma neppure fare concessioni o deroghe, in forza di questo ricatto, alla legge che sta elaborando. Il rischio di creare un precedente da applicare in successive azioni terroristiche anche ad altri stati occidentali è concreto, anche se è chiaro che ogni stato è sovrano sul proprio suolo, la sola possibilità che si creino ulteriori evenienze di questo tipo vorrebbe dire mettere sotto continuo attacco l’intero sistema legislativo occidentale. E’ certamente un’eventualità remota ma non così impossibile, si tratta cioè di un pericolo altrettanto grave di azioni terroristiche cruente, anche se più sottile; ed è questa sottigliezza che determina il salto di qualità, sembra che la regia del movimento terroristico di Al Qaeda o sia cambiata o comunque si sia evoluta. Occorre ricordare lo sforzo in aiuti umanitari compiuto sotto il proprio nome in Pakistan, prima novità messa sullo scacchiere, ora con la richiesta di fermare una legge di uno stato sovrano un’altro passo in avanti si è compiuto. Il compito degli analisti è studiare questa evoluzione e prevedere i futuri sviluppi, il compito degli stati e delle organizzazioni internazionali è di non lasciare sola la Francia in questo frangente ed elaborare una strategia finalmente vincente del fenomeno terroristico.

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