Attacco informatico all'Iran

Stuxnet è il nome del virus informatico, un trojan horse, che ha messo sotto attacco il sistema informatico iraniano; ad essere colpite sono le principali industrie e società che gestiscono reti elettriche ed idriche. Il virus funziona scaricando i dati delle reti in cui si infiltra all’esterno, non solo può assumere il controllo della gestione di reti elettriche ed della gestione delle risorse idriche, in sostanza è capace di infiltrarsi nei settori essenziali della vita di tutti i giorni fino a mandare in tilt un’intero paese. Quella accaduta, seppure con tutte le smentite di rito, pare la prova generale di un possibile attacco ai reattori nucleari in via di costruzione in Iran, si tratta di un’opzione sia alternativa che complementare ad un possibile attacco militare, l’opzione più volte prevista da Israele per scongiurare la creazione della potenza atomica del regime iraniano. L’analisi del virus da parte delle maggiori industrie di sicurezza informatica pare escludere l’azione di un singolo hacker, l’elevata potenza di questo virus ne presuppone una creazione molto elaborata: il sospetto è che sia uno stato ad essere dietro a questo attacco informatico. Del resto l’uso massiccio dellapirateria informatica non è una cosa nuova, gli USA hanno accusato più volte la Cina di fare partire continuamente attacchi informatici verso industrie occidentali, ed anche nei paesi a regime dittatoriale l’applicazione di intrusioni elettroniche sono ormai divenute una prassi. Tutto questo ha generato un mercato sia civile che militare volto sia alla difesa che all’attacco delle reti informatiche, ormai imprescindibili fattori dello scacchiere diplomatico.

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